Tantissimi appassionati delle due ruote amano dare gas tra i cordoli per divertirsi ed imitare i propri idoli del mondiale. Per migliorare la tecnica di guida in pista ci sono numerosi corsi con diverse proposte: alla lista si aggiunge anche la Old School Racing, by Alex Gramigni in collaborazione con Yamaha e Pirelli, che offre qualcosa di nuovo, dalla metodologia di lavoro al pacchetto “tutto incluso”.
A scuola con il 39
Come vi abbiamo anticipato, il programma di corsi di guida in pista della Old School Racing è gestito direttamente dal Campione del Mondo classe 125 nel 1992, Alex Gramigni. Nel corso della giornata in pista sul circuito del Mugello, dove il pilota fiorentino ha acculato un sacco di esperienza, i 5 iscritti verranno seguiti da vicino dal campione fiorentino che ne correggerà gli errori dando a ciascuno utili suggerimenti per migliorarsi. Oltre guidare a fianco del “Gram”, la peculiarità della Old School Racing è il pacchetto “all inclusive”: i partecipanti, infatti, non scenderanno in pista con la propria moto ma sarà la scuola che mette a disposizione delle Yamaha YZF-R1M equipaggiate con pneumatici slick da gara Pirelli Diablo Superbike nella nuova mescola SC3. In questo modo, i piloti iscritti non dovranno preoccuparsi di nulla se non di ascoltare le lezioni di Alex Gramigni e dare gas in tutta sicurezza con la tecnologica superbike di Iwata e con il grip offerto dalle gomme dell’Azienda milanese.
Una giornata da allievi
La Old School Racing ci ha dato l’opportunità di partecipare a una giornata di corso per apprendere al meglio le tecniche di insegnamento di Alex Gramigni. Ve le raccontiamo. La prima parte della giornata si svolge “tra i banchi”: seduti attorno alla moto e con di fronte una grossa cartina del circuito del Mugello, il pilota fiorentino espone metro per metro le particolarità della pista, dalla contropendenza alla staccata cieca. Il programma di corsi in pista del n°39 si basa sul metodo: bisogna conoscere e avere ben chiara la teoria per dare il massimo tra i cordoli. Infatti poi si passa alla posizione in sella, concentrandosi su dettagli come la posizione dei piedi, i movimenti in fase di staccata e accelerazione: tutte cose che in molti danno per scontate ma che se non fatte nel modo corretto sono tutti decimi persi nel tempo sul giro. Insieme al “Gram” la lezione diventa una chiacchierata tra motociclisti: ci si scambia opinioni, ci si toglie dubbi e si apprendono nuove tecniche.
Inoltre, si parla anche della moto: giustamente gli allievi salgono su un mezzo che, nella maggior parte dei casi, non conoscono nel dettaglio. Il Campione del Mondo spiega approfonditamente il ricco pacchetto elettronico della R1M, controllo di trazione e di impennata, settaggio delle sospensioni, mappature del motore… nulla è lasciato al caso.
Poi si scende in pista: il pilota fiorentino segue gli allievi e ne studia la guida. Insieme a veloci collaboratori, filma da dietro e da davanti gli allievi, per poi analizzare la tecnica ai box, davanti agli schermi. Sfortunatamente noi non siamo riusciti a sfruttare la seconda parte del corso, infatti nel corso della mattinata ha iniziato a piovere e con gomme slick non è il caso di guidare su asfalto bagnato. Anche se non siamo riusciti a mettere in pratica i consigli teorici di Alex Gramigni, abbiamo comunque appreso un nuovo metodo di lavoro per affrontare una giornata in pista. Ed è proprio questo l’obiettivo della Old School Racing: che sia al Mugello o altrove bisogna prepararsi alla giornata, studiare la pista e concentrarsi sui dettagli. In questo modo si arriva ad un risultato, anche in termini di tempi sul giro.
Editoriale di Luca Frigerio per www.moto.it